È una piccola cala ubicata alla base della scogliera di Capo San Marco, esposta verso l’interno del Golfo di Oristano.
Offre un naturale ridosso ai forti venti di maestrale che insistono spesso nel restante tratto costiero.
La piccola spiaggia segna il passaggio dal “mare morto” al “mare vivo”. Essa è caratterizzata da sabbia fina organogena che si spinge, sott’acqua, verso l’antistante limite superiore dell’estesa prateria di P. oceanica. La spiaggia si chiude a sud con un pontile in cemento che fungeva da scalo per le imbarcazioni che trasportavano le bombole di gas acetilene per l’alimentazione del faro posizionato sul capo.
Nel suo piccolo, la cala ha un fascino che deriva anche dall’essere stata l’approdo per pescatori d’aragosta di altri tempi, oltreché dalla vicinanza del sito archeologico di Tharros, dalla Torre Vecchia e da tanti altri segni che l’uomo ha lasciato nell’area circostante.
La piccola spiaggia e il molo della Caletta a Capo San Marco (vista aerea)